Milano, 26 settembre 2025 – Cristina Veronese, madre di una liceale 17enne coinvolta negli scontri in Stazione Centrale durante il corteo per la Palestina del 22 settembre, difende la figlia sottolineando che “mia figlia non è uscita per distruggere”. Il Tribunale dei Minori ha imposto alla ragazza l’obbligo di permanenza a casa e il divieto di accesso a scuola. Veronese denuncia un “massacro in diretta di civili” e ribadisce che il Lambretta è un luogo dove si coltiva amore e desiderio di cambiamento, non odio.