Milano, 26 settembre 2025 – Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha espresso preoccupazione per il rischio che Milano possa rimanere senza uno stadio adeguato per le sue due squadre. Ha sottolineato che San Siro, pur storico, non risponde più ai criteri moderni di regolamentazione e ospitalità. Marotta ha evidenziato la necessità di un impianto all’altezza dei tempi e ha aperto alla possibilità di soluzioni alternative, come Rozzano, qualora il Comune non approvasse nuovi progetti.
A Milano serve stadio nuovo, spero non ci siano preclusioni
Milano, 26 settembre 2025 – Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, ha sottolineato l’importanza di uno stadio nuovo e moderno per la città, evidenziando il ritiro dalla candidatura per la finale di Champions League e l’esclusione dagli Europei 2032. Ha ribadito come Inter e Milan garantiscano trasparenza e ha auspicato una rapida soluzione per questo problema che riguarda tutta la città.
L’ad nerazzurro: “Ausilio ha il DNA dell’Inter, resterà con noi. Napoli squadra da battere”
Milano, 26 settembre 2025 – Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha sottolineato come la Serie A sia solida grazie a 12 proprietà straniere, definendo questa presenza una vera fortuna per il calcio italiano. Ha evidenziato la lungimiranza del fondo che guida l’Inter, con oltre 100 milioni investiti in infrastrutture come lo stadio e i centri sportivi Pinetina e Interello, oltre agli investimenti sui giocatori. Marotta ha confermato la permanenza di Piero Ausilio, direttore sportivo di casa Inter, e ha espresso fiducia nel lavoro dell’allenatore e dello staff, definendo il metodo adottato moderno e valorizzante per tutti i giocatori. Ha infine indicato il Napoli come la squadra da battere in questa stagione, essendo campione in carica e attiva sul mercato.
“Vlahovic? Meglio di così non può stare”
Torino, 13 settembre 2025 – Igor Tudor, allenatore della Juventus, sottolinea il periodo d’oro di Dusan Vlahovic, protagonista con numeri eccellenti e un forte legame con i compagni. In vista del derby d’Italia contro l’Inter, Tudor precisa: “Non è un esame, è una partita”, evidenziando la forza dell’avversaria, definita con la rosa più forte in Serie A negli ultimi anni.