La testimonianza di Viviana Pifferi riaccende il dibattito sulla responsabilità penale e sul ruolo del deficit cognitivo nel processo per la morte della piccola Diana
Milano, 22 ottobre 2025 – Viviana Pifferi, sorella di Alessia Pifferi, imputata per l’omicidio della figlia Diana, ha dichiarato al tribunale di Milano che la morte della bambina non fu un impulso, ma un atto preordinato. Ha sottolineato che Alessia si prese cura di Diana per 18 mesi e ha respinto le ipotesi di soccorso mancato, definendo il caso un piano studiato con lucidità, non frutto di rabbia o impulso.


