Esteri

Vertice internazionale a Il Cairo: Meloni e i leader mondiali discutono il futuro di Gaza

Al vertice in Egitto, Meloni e i principali leader mondiali discutono strategie condivise per garantire aiuti umanitari, sicurezza e ricostruzione nella Striscia di Gaza

Il Cairo, 13 ottobre 2025 – Un incontro di alto livello si è svolto a margine della firma del Piano di Pace per Gaza, con la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e numerosi leader mondiali. Il confronto ha riguardato i prossimi passi per la stabilizzazione e ricostruzione della Striscia di Gaza, con particolare attenzione all’urgente aumento dell’accesso umanitario per rispondere ai bisogni della popolazione civile. Presenti alla riunione il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani, il primo ministro canadese Michael Carney, il re di Giordania Abdullah II e il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan Al Saud. La premier Meloni ha inoltre avuto un incontro bilaterale con al-Sisi.

Trump atterra a Tel Aviv, accolto da Herzog e Netanyahu all’aeroporto Ben Gurion

La visita del presidente Usa avviene dopo la liberazione degli ostaggi israeliani da Hamas e alla vigilia del vertice di pace in Egitto, con il sostegno della comunità internazionale

Tel Aviv, 13 ottobre 2025 – L’Air Force One con a bordo il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. A riceverlo il presidente israeliano Isaac Herzog e il primo ministro Benjamin Netanyahu, insieme alle consorti. Dopo un breve colloquio, Trump ha salutato la figlia Ivanka e il genero Jared Kushner. Prima di scendere dall’aereo, il presidente Usa ha agitato il pugno in segno di trionfo.

Rientrati a Fiumicino tre attivisti della Freedom Flotilla: “Violati i nostri diritti”

Dopo il fermo nelle acque internazionali e la detenzione in Israele, i tre attivisti italiani raccontano le violenze subite e rilanciano l’attenzione sulla crisi umanitaria a Gaza

Roma, 10 ottobre 2025 – Sono atterrati a Fiumicino alle 18:20 tre attivisti italiani della Freedom Flotilla, fermati dall’Idf a largo di Gaza. Stefano Argenio ha denunciato di essere stati bendati, ammanettati, umiliati e picchiati durante il fermo. I nove italiani facevano parte di un equipaggio di 145 persone a bordo di nove navi che trasportavano medicinali e giornalisti verso Gaza. Nonostante il cessate il fuoco, l’atteggiamento militare israeliano non sarebbe cambiato. Gli attivisti criticano l’assenza di sostegno da parte delle istituzioni italiane.

Medio Oriente, Trump: “Siamo molto vicini a un accordo sulla tregua a Gaza”

Il presidente USA annuncia progressi storici per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, con la liberazione degli ostaggi e un piano di ritiro militare da Gaza

Washington, 9 ottobre 2025 – Durante un evento alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivelato che il segretario di Stato Marco Rubio gli ha consegnato un biglietto che indica come si sia molto vicini a un accordo di tregua nel Medio Oriente.

Freedom Flotilla, 10mila in piazza a Roma: “Proseguiremo le mobilitazioni per Gaza”

Migliaia in piazza da Roma a Milano contro il blocco navale su Gaza e l’arresto degli attivisti italiani. Appelli alle autorità per la tutela dei diritti umani

Roma, 8 ottobre 2025 – In 75 città italiane, circa 10mila persone sono scese in piazza per sostenere l’equipaggio della Freedom Flotilla, abbordato dall’IDF a 120 miglia nautiche da Gaza e trattenuto in Israele. Tra i fermati ci sono anche dieci italiani di cui non si hanno notizie certe. Khaled El Qaisi della Freedom Flotilla Italia denuncia il sequestro illegale in acque internazionali e chiede l’intervento delle autorità italiane. La protesta vede il coinvolgimento di numerose organizzazioni, tra cui la Global Movement to Gaza e il sindacato USB, che critica il governo per la mancanza di risposte e il sostegno a Israele. Le mobilitazioni proseguiranno, sottolineano gli attivisti.

Vincenzo Fullone, “le mie lacrime per Gaza”, in streaming prima dell’abbordaggio

L’attacco israeliano alla nave ospedale Conscience blocca aiuti umanitari diretti a Gaza. Fullone e altri operatori italiani chiedono solidarietà internazionale e azioni concrete

Gaza, 7 ottobre 2025 – Vincenzo Fullone, membro della nave Conscience, è apparso in lacrime in una diretta streaming poco prima dell’abbordaggio israeliano. Ha spiegato: “Non sono lacrime di paura, ma per la gente di Gaza”, dove ha vissuto fino a oltre dieci anni fa. Fullone ha ricordato le difficoltà e le perdite subite: “Sono dodici anni che mi chiedevano di tornare, ma molti sono stati uccisi”. Durante la trasmissione ha esortato a continuare le manifestazioni contro l’azione israeliana, sottolineando la presenza a bordo di numerosi medici e un grande quantitativo di medicine.

Flottiglia umanitaria per Gaza, Israele intercetta le navi a 120 miglia dalla costa

Video diffusi dagli attivisti mostrano l’intervento delle forze israeliane su navi cariche di aiuti umanitari per Gaza. Proteste e cortei in Italia e in Europa

Tel Aviv, 8 ottobre 2025 – La Global Sudum Flotilla ha pubblicato su X video che documentano l’intercettazione israeliana a circa 120 miglia nautiche da Gaza. Le immagini mostrano l’abbordaggio di due navi, la Conscience Boat e la Thousand Madleens to Gaza, da parte delle forze militari israeliane. Gli attivisti denunciano il tentativo di deviazione della rotta e la sospensione delle trasmissioni in diretta, mentre gettano in mare dispositivi elettronici per proteggere i dati personali. La flottiglia trasporta aiuti per oltre 110.000 dollari destinati agli ospedali di Gaza, con la GSF che contesta la giurisdizione israeliana sulle acque internazionali.

Freedom Flotilla: “Imbarcazioni attaccate in mare dalle forze israeliane al largo di Gaza”

Le organizzazioni umanitarie accusano Israele di aver bloccato e abbordato le navi in acque internazionali, interrompendo la consegna di aiuti e aggravando la crisi a Gaza

Gaza, 8 ottobre 2025 – La Freedom Flotilla Coalition (FFC) e Thousand Madleens to Gaza (TMTG) denunciano un attacco in mare da parte di Israele a circa 120 miglia nautiche dalla costa. Almeno due navi sono state abbordate e le dirette streaming interrotte. L’esercito israeliano avrebbe tentato di deviare la rotta delle imbarcazioni, che trasportano aiuti umanitari per Gaza. Media israeliani avevano anticipato un’operazione militare contro la Flotilla, che sfida il blocco navale imposto da Israele. Un video mostra l’intercettazione di una delle barche.

Rientrati gli ultimi attivisti della flottiglia: “Trattati come prigionieri, 36 ore senza cibo”

Accolti a Fiumicino tra bandiere palestinesi, i quindici attivisti raccontano giorni di detenzione in Israele e denunciano condizioni dure e trattamenti violenti

Roma, 7 ottobre 2025 – Sono rientrati all’aeroporto di Fiumicino gli ultimi 15 attivisti italiani della Global Sumud Flotilla, accolti da cori e bandiere palestinesi. Dopo essere stati arrestati nelle acque internazionali e detenuti per giorni ad Ashdod, hanno denunciato 36 ore senza cibo e violenze subite durante la detenzione. Il pugliese Tony La Piccirella ha sottolineato che la missione di solidarietà non è conclusa, evidenziando il persistere delle violenze in Palestina.

Rientrati in Italia i 26 membri della Flotilla: “Quello che abbiamo subito è tortura”

Tra emozione e testimonianze drammatiche, i 26 attivisti italiani della Global Sumud Flotilla raccontano le condizioni subite nelle carceri israeliane dopo la missione a Gaza

Fiumicino, 5 ottobre 2025 – Sono stati rilasciati da Israele e rientrati in Italia 26 italiani della Global Sumud Flotilla, intervenuta per portare aiuti a Gaza e rompere il blocco navale. Dopo due settimane di detenzione con vessazioni e torture, il ritorno ha suscitato una grande festa all’aeroporto Leonardo Da Vinci, con cori e striscioni contro Israele. I rilasciati, tra cui giornalisti e attivisti, hanno denunciato condizioni durissime, definendo le sofferenze subite “tortura”.

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